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For ever, o quasi.
Guida per la cura dei tuoi capi: macchie e altri problemi.


Lucca,

In questa pagina troverai una raccolta, che aggiornerò ogni volta che proverò un nuovo metodo, di trucchi e rimedi della nonna relativi al bucato. Sono metodi che ho sperimentato in questi anni lavorando con il vintage e che ho imparato anche grazie ai preziosissimi consigli delle persone che ho conosciuto durante le mie ricerche.

Mi è capitato molto spesso di trovare maglioni in lana macchiati, vintage, per i quali era difficile risalire al tipo di macchia. In questi casi ho imparato ad agire così: prendo un batuffolo di cotone imbevuto di ammoniaca e provo a passarlo in un punto nascosto per vedere come reagisce la lana. Se non perde colore allora agisco sulla macchia tamponando. Per i colorati la prova è fondamentale. L’ammoniaca tende a lasciare un alone giallo, per cui dopo che la macchia è andata via vado subito a lavare con sapone di Marsiglia in modo da eliminare anche l’alone. Mi raccomando, non strofinare la lana perché si infeltrisce facilmente.
Se un maglione si è infeltrito per un lavaggio sbagliato puoi provare alcuni trucchi: mettilo a mollo per un paio di ore in acqua e aceto o acqua e balsamo per capelli o ancora in acqua e Sfeltro di Nuncas. Se è un infeltrimento lieve potresti vedere dei miglioramenti.
Se invece la lana bianca è ingrigita in modo uniforme puoi provare lo sbiancalana da usare prima del detersivo e da tenere in ammollo per un’oretta. Va bene anche su cotone e seta.
Mi è capitato anche di trovare un maglione di lana con i bottoni originali in metallo che si erano arrugginiti lasciando macchie di ruggine intorno alle asole. Ho allora formato una pappetta con sale e succo di limone da applicare sopra e lasciare agire per 10 minuti (controlla sempre prima che la lana o il tessuto non perdano colore). Se il maglione fosse colorato è meglio sostituire il limone con l’aceto.
Nelle mie ricerche non sai quante camicette di cotone bianche ho trovato che avevano perso quella brillantezza di un tempo diventando spente e grigie. In questo caso io uso il percarbonato, che è uno sbiancante naturale e agisce a una temperatura di almeno 40 gradi. Basta un cucchiaio per una lavatrice ma si può usare anche a mano. Mi raccomando, non va utilizzato per lana e seta e funziona anche su macchie e aloni. A volte, proprio in casi estremi, se ci sono macchie sui capi bianchi impossibili da mandare via prendo un cotton fiocc imbevuto di varichina e lo passo solo sulla parte interessata. 
Se sono presenti macchie di olio un rimedio che funziona quasi sempre è il borotalco. Lascialo assorbire l’olio per una o due ore, poi spazzolalo via.

La seta macchiata è uno dei problemi più noiosi in termini di bucato. Spesso la seta colorata perde colore quindi va trattata con molta attenzione. Nella maggior parte dei casi l’unico rimedio è il lavaggio a secco. Anche nel caso in cui si possa lavare a mano, ti consiglio di usare il sapone di Marsiglia, il più delicato e quindi adatto a questo tessuto. Puoi anche creare delle scaglie dalla saponetta da lasciare in ammollo con il capo per qualche ora.
Con la seta bianca o chiara, invece, si possono provare dei rimedi fai da te. 
I capi antichi con macchie dovute al tempo possono essere messi a mollo in sola acqua fredda anche per due giorni, in modo che le macchie si ammorbidiscano. Si può poi procedere a lavare a mano con sapone delicato (sempre quello di Marsiglia). Questo metodo si può provare anche su altri tipi di macchie, ma non è assicurato che funzioni.
Se ci sono aloni dovuti al sudore si può aggiungere l’aceto al bagno in acqua. E da poco, ho provato un nuovo prodotto dedicato a queste macchie da applicare sulla parte trattata e lasciare agire qualche minuto per poi procedere a un normale lavaggio. Ovviamente, parlando di capi vintage, la difficoltà nel togliere macchie di questo tipo, fissate da diversi anni, purtroppo aumenta notevolmente. Funziona anche per gli odori e lo trovi nella lista in fondo insieme agli altri prodotti che ho provato.

Capita spesso di trovare capi che hanno sofferto perché tenuti in ambienti umidi e che sono stati attaccati dalla muffa. In questo caso, si può provare a usare il limone e il sale come per la ruggine, ma se sono colorati va sostituito il limone con l’aceto. Anche solo con l’aceto ho visto dei miglioramenti. In alternativa puoi usare un panno con alcol e passarlo sulle zone interessate. Per evitare che la muffa attacchi i capi è bene usare le bustine anti umidità, te le metto in fondo.

Se il problema sono gli odori io mi affido sempre al bicarbonato che per natura è un ottimo assorbi odori. Lo uso in polvere a secco direttamente sulla parte interessata e lo lascio agire per qualche ora. Se i capi si possono bagnare, lo diluisco in acqua e lascio il capo per una o due ore in ammollo. Si può usare anche insieme all’aceto per un potere maggiore. Si può mettere anche in un contenitore aperto vicino al capo e lasciare entrambi una una stanza chiusa. O in alternativa usare il carbone con questo procedimento. Sempre per questo problema puoi usare un profumatore per abiti (lo trovi nella lista) oppure applicare qualche goccia di essenza alla lavanda nell’acqua del tuo stiro verticale a vapore.

Un capo che necessita spesso di essere pulito e idratato è la pelle. Lo spray di Stanhome serve a fare entrambe le cose. Ma se la pelle si è usurata e ha perso colore, si può rimediare con una tinta apposita, da applicare con un pennellino o cotton fiocc. Trovi il prodotto nella lista. Se invece il capo o la borsa ha un forte odore dovuto al fatto che è stato chiuso per tanto tempo, puoi lasciarlo all’aria aperta per una giornata. Successivamente, con un panno, applica una pasta ottenuta con bicarbonato e acqua che poi andrai a rimuovere con sola acqua.
Se il capo è in camoscio o renna io ti consiglio di portarlo in lavanderia prima di ricorrere a qualche metodo fai da te che potrebbe macchiarlo per sempre.

Voglio condividere con te alcuni piccoli accorgimenti che possono essere utili: usa una lametta sui maglioni che hanno i pallini, oppure un levapelucchi elettrico, lo trovi nella lista. Per evitare molti disastri con il ferro da stiro, ti consiglio di applicare sempre la soletta di protezione con cui potrai stirare i capi delicati anche a temperature elevate. Ricorda che se vuoi velocizzare i tempi di stiratura non puoi fare a meno della stiratrice verticale.
Infine, prima di riporre i tuoi capi nell’armadio a fine stagione, usa le bustine antitarme per proteggere soprattutto maglioni e cappotti . A volte prevenire aiuta.

A presto,
Sara

Sfeltro
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Percarbonato
Togli deodorante
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Bicarbonato
Profumatore
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Spray idratante pelle
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Antitarme